Che impatto ha la tecnologia su di noi e sull'ambiente?

Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è diventata parte integrante della quotidianità: invio di email, streaming di video, uso dei social, ricerche su internet, sensori che aprono o chiudono automaticamente un ponte o un passaggio a livello. Sono tutte azioni che ormai compiamo con estrema naturalezza, senza riflettere su cosa esse comportino in termini di infrastrutture e consumi.
Dietro ogni click e ogni automatismo si nasconde un'infrastruttura complessa, basata sull'uso dei Big Data e su grandi quantità di energia. L'intelligenza artificiale ne incrementa ulteriormente il consumo. I computer e i server si scaldano e devono essere raffreddati, utilizzando materiali come acqua o azoto, aumentando l'impatto ambientale.
I Big Data rappresentano enormi quantità di dati generati continuamente da fonti diverse. Si distinguono in:
- Dati strutturati: tabelle, database, fogli di calcolo.
- Dati non strutturati: immagini, video, post social, audio.
- Dati geospaziali: provenienti da GPS e satelliti.
- Dati in tempo reale: sensori meteo, traffico urbano.
Vengono utilizzati in numerosi ambiti: social media, email, sensori, telecamere, carte di credito, dispositivi intelligenti, satelliti, previsioni meteorologiche, monitoraggio dell'inquinamento, ottimizzazione dei trasporti, automazione dei macchinari e sistemi di sicurezza.
Se utilizzati in modo responsabile, i Big Data possono essere uno strumento per un futuro più sostenibile. Usati impropriamente, invece, rischiano di causare un maggiore inquinamento.
Impatto ambientale dei Big Data

Ogni attività su Internet consuma energia e produce CO₂. Ad esempio:
- Una mail con allegato genera circa 50g di CO₂ (65 mail = 1 km in auto a benzina)
- Una ricerca su Google consuma tra 0,3 e 0,5g
- Un'ora di streaming video può arrivare fino a 200g di CO₂
- I social producano al minuto la seguente quantità di CO2: TikTok: 2,63g; Instagram: 1,05g; Facebook: 0,79g; YouTube: 0,45g
Questi numeri, moltiplicati per miliardi di persone, hanno un impatto ambientale significativo, perché ogni singola azione coinvolge un data center.
I Data Center

I data center sono grandi edifici che ospitano migliaia di server. Hanno un impatto ambientale notevole:
- Rappresentano l'1-2% del consumo energetico mondiale
- Richiedono sistemi di raffreddamento, spesso ad acqua
- Se alimentati da fonti non rinnovabili, producono emissioni elevate
- Generano rifiuti elettronici difficili da riciclare
Come migliorare la sostenibilità digitale


Alcune grandi aziende stanno investendo in tecnologie più sostenibili:
- Google alimenta i suoi data center con energia rinnovabile al 100%
- Microsoft punta alla neutralità carbonica
- Amazon ha investito in parchi eolici e solari
Anche noi possiamo contribuire:
- Cancellare vecchie email inutili
- Limitare email superflue (es. "Grazie", "OK")
- Disattivare backup automatici non necessari
- Ridurre la qualità dello streaming se non necessaria
È fondamentale educare le nuove generazioni alla sostenibilità digitale e ambientale, affinché crescano consapevoli dell'impatto delle tecnologie e dei dati sull'ambiente.
Conclusione
Il digitale ha trasformato le nostre vite, ma non senza conseguenze. I Big Data ci aiutano a comprendere e migliorare il mondo, ma generano anche un impatto ambientale che va gestito. È importante investire in tecnologie sostenibili e formare i cittadini affinché possano compiere scelte responsabili, conciliando innovazione e rispetto per l'ambiente.